LA STORIA

Arma, un paese che può vantare origini preistoriche, tra le più antiche d’Europa. Dalle sue colline, degradanti fino al promontorio, proteso sul mare, si affacciarono agli albori dell’umanità, i primi abitatori della costa.

In questo luogo, esposto a sud, panoramico e soleggiato, ricco di grotte e di acque, si susseguirono insediamenti per circa centomila anni. Li si trova la grotta più grande, forse in sito più frequentato, quello da cui Arma trasse il suo nome, derivato da balma o barma, che nell’idioma ligure significa grotta.

Il nucleo antico dell’abitato si trova nelle immediate vicinanze delle grotte, proprio al centro della costa Armedana, compresa tra le foci dei torrenti Argentina e Armea, ma si estendeva, con insediamenti importanti, anche a Levante, fino al porto canale di Costa Balena, sulla sponda sinistra dell’Argentina, e a Ponente, fino a Punta Marine, sulla sponda della destra Armea, dove vi erano mulini e fornaci.

Ancora oggi la propaggine della collina dei castelletti, in qui si trova il Santuario Grotta della Madonna dell’Arma, e su cui domina la torre cinquecentesca, caratterizza tutta l’insenatura, tanto da far parte integrante del paesaggio di Arma.

Il toponimo Castelletti indica la presenza si una serie di castellieri degli antichi Liguri, disposti sul crinale delle alture circostanti, importanti reperti preistorici e numerosi altri, risalenti all’età del ferro, alla civiltà greca e romana, emersi dagli scavi eseguiti all’interno e a levante della Grotta della Madonna dell’Arma, sono esposti nella sala principale del Museo Borea di Sanremo.

Il territorio di Arma era attraversato dalla Via Julia Augusta, di cui, l’istituto Internazionale di studi Liguri, rimane un tracciato in Vico Romano, che ancora oggi collega via Magellano con via Queirolo. Prima di iniziare la salita del promontorio alla via consolare si collegava una diramazione secondaria, proveniente da un percorso che si snodava ai piedi delle colline, lungo l’attuale via Beglini.

Arma, quindi, era un punto cruciale per la viabilità antica. Una lapide romana, ritrovata durante gli scavi eseguiti per la costruzione per la torre cinquantesca, documenta l’esistenza di una postazione militare fortificata : il Castellum Secundum, intorno al quale, già in età preromana i Liguri avevano organizzato il loro vicus, o villaggio.

La posizione protetta a la profondità delle acque , che consentivano facilità di approdo anche a grandi imbarcazioni, resero sempre ambito il possesso di questa insenatura rocciosa, sovrastata dalla principale via di comunicazione costiera.

Più volte conquistata, nel corso dei secoli, a partire dalle guerre dei Romani contro i Liguri, dalle invasioni barbariche e saraceni , fino all’espansione della egemonia genovese verso la riviera di ponente, la rocca subì la stessa sorte dell’abitato: vennero rase al suolo e incendiate le opere di difesa, tutte le case furono abbattute e gli abitanti dispersi.