IL TURISMO

LA VALLE ARGENTINA

La Valle Argentina si estende incantevole e pittoresca, per 40 km, nell’estremo lembo della Liguria Occidentale. Dalle vette delle Alpi Liguri, si staccano i contrafforti che scendono dapprima con rapidi declivi e poi dolcemente con morbide colline verso il mare. Aperta verso il mare con a destra il promontorio delle Grangie che muore verso capo Don o Capo S. Siro (dove sorgeva Costa Balenae) ed a sinistra il colle dei Castelli col Capo Armea, si restringe ben presto, segnata dall’Argentina, grosso torrente con acque che scorrono limpide in un letto ineguale, con cascatelle rumoreggianti. Tra l’una e l’altra sponda ondeggianop canneti e salici, castagni, nocciole, piccole macchie verdi, felci, mente, piante ed erbe multiformi, attraenti per la loro freschezza. L’Argentina nate nelle antiche stampe come “Tabia Fluvius”, ha origine da due fonti principali che nascono dal monte Capriolo e dal colle Gerbonte e da numerosi rivi che scendono dagli alti monti. I suoi maggiori affluenti ricchi d’acqua e non meno suggestivi sono: Carpasina – che nasce sotto il monte Grande ed a Montalto si immette nell’Argentina; Oxentina che nasce dai monti Bajardo e Ceppo e s’immette nell’Argentina a metà strada tra Badalucco e Taggia.

Valle Argentina

UN PATRIMONIO DA SCOPRIRE E DA SALVAGUARDARE

Ricca di specie e varietà di animali e vegetali, soprattutto l’alta Valle, costituisce un museo ancora da scoprire, ma in modo particolare da salvaguardare. La flora muta col mutare delle altitudini. La macchia è rappresentata dal lentisco, erica, ginestra, corbezzolo, timo, rosmarino, lavanda… Tra il 600/700 m. domina l’olivo per lasciare il posto poi al castagno e quindi al pino e larice, si incontra pure la betulla, nel sottobosco domina il noce. Oltre i 2000 si trovano i pascoli. La flora è ricca di specie anche rare, frequenti primule, viole ranuncoli, sassifraghe, crucifere, genziane. La fauna annovera tra i mammiferi la volpe, la faina, il tasso, il ghiro, il riccio, lo scoiattolo, la lepre, il cinghiale, la marmotta, lo stambecco, il gatto selvatico. Tra i rettili la rara specie di Lacerta Occellata. Non mancano tra i rapaci: il gufo, l’allocco, la civetta, il barbagianni, la poiana, il gheppio, il falco, e tra le altre numerose specie di uccelli si trova il fagiano di monte, i galliformi e la pernice. Nei prati s’incontrano farfalle coloratissime in gran numero.

Viale delle Palme

LA VALLE ARMEA

Il torrente Armea nasce da un contrafforte del Monte Ceppo e scorre per 20 km, tra boschi di pini e castagni, uliveti e vigneti, che lasciano il posto, man mano che diminuisce l’altitudine, alla tipica macchia mediterranea. Dà luogo a vallette e contrafforti tutti aperti sulla Valle Armea, cui dà il nome, giunge alle coltivazioni floricole e trova alla sua foce tra capo Armea e Capo Verde una zona vitale dove sorgono industrie e l’importante mercato floricolo. Il centro più importante della Valle Armea è Ceriana, antico borgo medioevale; su uno sperone roccioso a poche centinaia di metri dal mare si trova Bussana Vecchia, distrutta dal terremoto del 1887 ed ora abitata artisti e pittori, già in territorio sanremese. L’attuale Bussana è stata ricostruita un poco più a valle sul dorsale di Capo Armea. Sul versante opposto sorge Poggio, anch’essa frazione di Sanremo.

Valle Armea